La Comunicazione Generativa
La Comunicazione Generativa
In maniera diffusa, in Italia, in Europa, nel mondo, nei contesti socio-economici più diversi sta emergendo con forza la consapevolezza che la Comunicazione, così come è stata intesa e praticata fino ad oggi, più che uno strumento per risolvere problemi, è la causa prima delle grandi criticità che stanno segnando la nostra epoca, della solitudine, degli specialismi non comunicanti, della dis-integrazione della società.
C’è bisogno, oggi più che mai, di una comunicazione che promuova e faciliti la costruzione di comunità, che generi conoscenza e che rifugga da provocare convinzioni prive di sapere (Platone, Gorgia, IV secolo a.C.)
Sta maturando, cioè, la convinzione che questa comunicazione sia la vera fonte dei nostri problemi. Né l’innovazione tecnologica, con cui si è cercato di migliorarla, riesce a dare risposte adeguate alle questioni di fondo.
il nostro modo di pensare e di fare concretamente Comunicazione
Library di sAu
Da anni il Centro Ricerche sAu sviluppa Progetti di ricerca in collaborazione con istituzioni, enti locali, associazioni del Terzo Settore, imprese, sperimentando soluzioni comunicative orientate al community building, al coinvolgimento di portatori d’interesse, alla valorizzazione del ruolo e dell’impegno di collaboratori e dipendenti nella progettazione, produzione, gestione di servizi.
Un modello per costruire, rafforzare comunità di portatori di interesse
Lavoriamo sulla Comunicazione per creare comunità di progetto
La Comunicazione Generativa è il modello che applichiamo per realizzare percorsi di costruzione di comunità mirati a coinvolgere un numero sempre maggiore di portatori di interesse in tutti gli ambiti nei quali siamo attivi.
Un coinvolgimento che parte dalla fase di ideazione di un prodotto/servizio e si sviluppa progressivamente in tutti i momenti successivi della realizzazione, mantenendo fermo il timone sugli scopi e sugli obiettivi del progetto.
In questo modo, le comunità, createsi a mano a mano che il progetto si sviluppa, collaborano e cooperano per trovare le risorse necessarie e progettare le soluzioni che rispecchino gli interessi di tutti i soggetti coinvolti.
I territori sono organismi viventi
Lavoriamo per tenerli in salute
Consideriamo i territori come organismi viventi, cui va riconosciuto il diritto fondamentale alla salute e al benessere. Una comunicazione in salute si ‘prende cura’ della cittadinanza, delle infinite diversità che la rappresentano, aiutando ogni sua singola componente a dare il proprio contributo alla realizzazione di un progetto comune.
La concretezza che contraddistingue i nostri progetti nasce dalla convinzione che solo la realizzazione di un Bene Comune può andare incontro ai bisogni, anche diversissimi, di una comunità. Se il progetto è un progetto che nasce per rispondere ai bisogni di tutti coloro che lo sostengono, chi lo sostiene riceverà dal progetto stesso un tornaconto, un profitto che in nessun altro modo potrebbe ottenere.
Il livello di salute di un territorio è la condizione fondamentale per favorire la salute di ogni soggetto che lo abita. La partecipazione attiva di ogni cittadino, cittadina ai nostri progetti è la garanzia della qualità dei loro risultati.
Per un nuovo patto comunicativo tra scientia e usus
Noi lavoriamo per realizzare, concretamente, un nuovo patto comunicativo tra il mondo della scientia e il mondo dell’usus. Un patto inteso non semplicemente come dichiarazione d’intenti, di sentimenti più o meno buoni, ma come prassi quotidiane di cittadinanza. Prima fra tutte quella che riguarda la necessità di ottenere risultati concreti in breve tempo. Nella prospettiva, sempre e comunque, di una progettualità di grande respiro senza la quale agire ora e subito perde di significato.
Con la ricerca-azione ridiamo centralità all’usus
La ricerca come ascolto dei bisogni percepiti dalla comunità, come suo coinvolgimento reale, fattivo nei progetti. La ricerca come scoperta di risorse sconosciute o marginalizzate. La ricerca come intervento immediato per cercare di dare, il prima possibile, risposte concrete ai problemi individuati.
La ricerca come nuova progettualità, adeguata ai tempi di grande e incessante trasformazione che stiamo vivendo, è possibile solo a condizione che essa stessa sia un atto concreto di intervento, a sostegno del cambiamento di cui c’è bisogno di co-creazione di valore per i territori. Da subito.
La tecnica della ricerca-azione, che è parte fondamentale della Comunicazione Generativa, fa riferimento all’esigenza espressa sempre più chiaramente da parte dell’Unione Europea di portare il mondo dell’usus nei progetti della scientia: esigenza che va dalla Community-based Participatory Research (CBPR) alla Knowledge Mobilization (Social Sciences and Humanities Research Council of Canada – SSHRC).
I punti forti della nostra Ricerca-azione
- La collaborazione e la cooperazione fra ricercatori, esperti e cittadinanza è già attiva sia in fase di definizione del problema, sia nella gestione della concreta attività di ricerca-azione.
- La ricerca non è mai “neutrale”, poiché è da subito un agente di cambiamento e di innovazione sociale.
- Le conoscenze, le competenze, ma anche le abilità che emergono da ogni progetto sono rigorosamente funzionali a risolvere i problemi di ordine sociale, culturale, economico e politico di un determinato e preciso territorio.
- L’individuazione di ogni problema così come emerge in un progetto di Comunicazione Generativa costituisce una risorsa fondamentale per il cambiamento.
- Non ci può essere Ricerca-azione senza un’intensa attività formativa.
- Fondamentale che tra “progetto” e “realizzazione”, ovvero tra scientia e usus, si instauri da subito un processo reciprocamente generativo.
Ricerca, documentazione, comunicazione
Dobbiamo abbandonare la vecchia concezione della Comunicazione, ormai sempre più inadeguata ai tempi che stiamo vivendo, per sperimentare un nuovo paradigma comunicativo, una nuova visione e missione della Comunicazione.
Abbiamo necessità di una Comunicazione che metta da parte definitivamente la concezione trasmissiva, gerarchica, emulativa e sempre più meccanicistica della nostra esistenza. C’è urgente bisogno di una Comunicazione che riesca a trasformare la Complessità del nostro tempo – la possibilità cioè di ripensare gli assetti materiali e immateriali tradizionali, ridisegnando ogni aspetto economico-sociale, culturale politico – da problema pressoché ingestibile, ingovernabile, a scoperta di risorse sorprendentemente inesauribili. Materiali e immateriali.Perché le difficoltà che incontriamo non sono dovute, come si continua ad affermare, alla mancanza di risorse. Un fraintendimento questo, un’ignoranza che ci sta costando conflitti micro e macro, a livello privato e pubblico, terribili.
La nostra non è una crisi dovuta alla scarsità di mezzi, di possibilità: al contrario, la crisi è dovuta alla nostra incapacità, alla nostra cultura che soffre di una sovrabbondanza di risorse perché fatichiamo a riconoscerle come tali. Eccedenze mal distribuite, vergognosamente monopolizzate, disumanamente vissute. Uno scenario di perenne crisi sostenuto, quando non causato, dal vecchio modello, dal superato metodo di fare Comunicazione, dannoso per dare valore alle ricchezze che segnano la nostra epoca, e che ci ostiniamo ad utilizzare nonostante i danni che continua a provocare.
Library di sAu
Per virtù e per fortuna nella nostra società, nell’economia, nella cultura (purtroppo decisamente meno nella vecchia politica) molti sono i soggetti pubblici e privati che sempre più avvertono la necessità di questa svolta, e che danno vita, spesso con risultati eccezionali, a sperimentazioni nel fare Comunicazione decisamente innovative, di rottura verso quel passato.
Per ottenere questi risultati è necessario dare vita a un nuovo patto comunicativo tra il mondo della scientia e il vasto e variegato mondo dell’usus. Nella distinzione di ruoli, conoscenze e competenze, è fondamentale realizzare progetti che garantiscono un ruolo attivo alle comunità, in risposta a problematiche economiche, sociali e culturali e alla dis-integrazione degli specialismi e dei settori non comunicanti.
Così come è urgente proporre soluzioni che promuovano un’idea di innovazione che, partendo da aspetti specifici e puntuali, sia matriciale di processi di innovazione sistemica e non settoriale.
Il Centro di ricerche sAu offre, senza scopo di lucro, modalità operative che favoriscono la migliore comunicazione fra i bisogni dell’usus e le eccellenze della scientia: le proprie Officine per realizzare Progetti, in ogni ambito sociale ed economico e culturale; le Academy per Percorsi In-Formativi.
Documenta, inoltre, con la propria Library, le ricerche più avanzate nel campo della Comunicazione Generativa, comunicando, con i Quaderni di sAu, le migliori pratiche, nella prospettiva di farne dei ‘beni comuni’.
È sempre più diffusa l’esigenza di una Comunicazione, intesa come costruzione di sé e di Comunità, mirata a riorganizzare la vita, lavorativa e non, in modo da poter valorizzare il diritto di ogni persona a conoscere, a esercitare liberamente, in una logica di progetto comune, la propria intelligenza, creatività, riflessione critica, responsabilità. Insomma, la propria cittadinanza.
Il Centro Ricerche sAu con l’espressione “Comunicazione Generativa” intende fare riferimento a questa variegata galassia di sperimentazioni.
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